Gli anni ’10 del XXI secolo sono giunti al termine. Ci hanno regalato qualche perla preziosa e qualche cosa che sarebbe meglio dimenticare. Oggi però voglio parlare di una piaga che da qualche tempo a questa parte si sta dilagando nell’industria cinematografica (e non solo) e che mi sta facendo rivalutare in modo molto negativo vari miti e idoli della mia infanzia: la pigrizia intellettuale delle sceneggiature.
La solitudine è una condizione difficile. Innanzitutto, perché la società insegna che è qualcosa di negativo, e dunque l’individuo percepisce di essere sbagliato se è solo. In secondo luogo, al giorno d’oggi la solitudine vera è pressocché impossibile da trovare o da raggiungere: internet e i social non ci lasciano mai davvero completamente soli. E in terzo luogo non è nella natura dell’essere umano, la solitudine. Eppure è l’unico modo per conoscere sé stessi, per capirsi e per accettarsi davvero. […]