Sono chiusa in casa da ben 37 giorni. Sarò uscita sì e no 3 volte per andare a fare la spesa, e l’ultima volta ho deciso che non lo farò più, perché l’aria è tesa e io per prima rischio di mettere le mani addosso a qualcuno se mi risponde male. Non sono mai stata famosa per la mia pazienza o la mia tolleranza in questo senso, e attualmente sono proprio ai minimi storici.
Ai tempi dei social tutti si sentono in dovere di dire qualcosa quando la tragedia colpisce dritta in faccia. Messaggi di solidarietà, prese di posizione, sciacallaggio mediatico e così via. Ma io credo di far parte degli intellettuali, e contrariamente agli altri, gli intellettuali hanno il dovere più che il diritto di dire la propria. Il problema è che in queste situazioni che diavolo volete che ci sia da dire? Io ho ventidue anni e sono umbra, ternana per la precisione. […]