Seduto sulla sedia, sguardo fisso su un punto del tavolo. I palmi delle mani a coprire le orecchie. Busto dondolante che si trascina la testa ogni volta che cambia direzione. Avanti e indietro, avanti e indietro. Preme ancora di più sulle orecchie. Bisbiglia: «Non ora.» Poco più di un sussurro. «State zitti, state zitti.» Ispira quando il busto va indietro e parla quando va avanti. Dondola il busto, dondola la frase. «State zitti. State zitti.» Siamo tuoi amici, Alex. «State […]
Pioggia. Mi viene naturale chiudere gli occhi, anche se non serve. Pioggia, pioggia, pioggia, miliardi di gocce d’acqua che rispettano solo una legge, senza badare a nessuno. La legge di gravità. Le gocce cadono, colpiscono, cadono, bagnano, cadono, risuonano. Come dita di un bambino che spingono a caso i tasti di un pianoforte, anche se, per quanto il bambino possa essere fortunato, non produrrà mai un suono simile, un suono così in armonia con la legge di gravità. Mi piace […]
Paolo fa l’ultimo nodo con una smorfia finta. «Et voila!» esclama, mentre mostra ai bambini la sua creazione. «E ora come lo chiamiamo questo cagnolino?» Si tocca più volte il naso rosso. Fissa ogni viso, uno per uno, e si ferma su quello di Diego: il sorriso con un dente in meno, il volto solare, testa liscia e riflettente, occhi celesti, grandi, enormi – sarebbe facile perdersi* in quelle pupille, se solo qualcuno le osservasse per un paio di secondi. […]
Accettabile – Alex Coman La videocamera è accesa, aspetta solo me e il mio spettacolo. Mi avevano detto di riprendere solo sorrisi e risate, baci e abbracci e altre smancerie false. “E non ti scordare della verità.” mi avevano detto. “La verità è importante, per questo la devi rendere accettabile.” Accettabile. Avrei voluto confutare i miei datori di lavoro, avrei voluto menzionare almeno una dozzina di filosofi e poeti, che nemmeno ricordo, per contrastare quello che avevano affermato, ma mi […]
La gente ammirerà le tue opere, fratello. Strinse il corpo a sé per l’ultima volta. Con due dita tirò le palpebre giù, sipari che non si sarebbero mai più alzati. La gente vedrà e capirà. *** Il primo passo è stato facile: forse perché non ero stato preso sul serio, nonostante il mio avviso. Ho passato il traguardo senza difficoltà e, forse, senza rendermene conto. Come quando il sindaco taglia un nastro e ufficializza l’uso di un edificio. Tac. E […]
A mio figlio, William, anche se ancora non sa cosa siano la Luna e la regolite. Mio figlio una volta mi chiese una fotografia. Non mi disse addio prima che partissi, ma mi pregò solamente di portargli una foto e quando, all’epoca, atterrai finendo la missione, ne tirai fuori una dalla tuta. Lui non si ricordò nemmeno di aver espresso quel desiderio – sembrava solo felice di vedere il suo papà appena tornato dalla Luna – ma quando la vide, […]
Non ho mai creduto di avere dei poteri e non ho mai pensato di essere speciale. Neanche per i miei genitori. Mi sono sempre considerato un bambino come gli altri, ma non un figlio. Sicuramente mia madre qualcosa ha fatto per mantenermi vivo fino a quest’età, tra un sorso di whiskey e l’altro. Mio padre anche, quando non era troppo impegnato per fare a lotta con mamma. Ho sempre cercato di non chiedere mai nulla a loro, perché sono un […]