La manovra disperata non funzionò. L’asteroide centrò la piccola astronave prima che questa avesse il tempo di lanciare i suoi missili contro di lui e la ridusse in mille pezzi. La scritta game over apparve sullo schermo della vecchia tv Mivar a cui era collegato l’emulatore del computer Amiga500, la musichetta trionfale fece capire a Caterina che aveva comunque battuto il record dello zio. Scrisse il suo nome nella hall of fame e lo osservò mentre veniva portato trionfalmente […]
Il contest “Ore contate” si è svolto a gennaio scorso, dal seguente incipit di Joe Landsdale, resono noto alle 22 della sera, i partecipanti dovevano elaborare un racconto (senza limiti di battute o di genere) da inviare entro le 5 del mattino successivo. “Il metodo Stanilslavskij” di Alessandro Chiometti è stato premiato con il terzo posto. “Fare a pezzi il corpo fu più difficile di quanto mi fossi aspettato, ma ero determinato a cucinarlo per la cena tra amici […]
“Recupera! Prendi fiato.” Miguel si piegò ansimante su se stesso, il ventre si muoveva avanti e indietro con cadenza frenetica. “Niente! Non è andato bene un cazzo di niente” si disse. “Sapevano che stavamo arrivando, sapevano da dove saremmo entrati e sapevano anche quanti eravamo noi caballeros”. Aprì il giubbotto e guardò la situazione. La maglia era zuppa di sangue, lo avevano aperto per bene. “Cazzo quanto sangue, come faccio ad arrivare all’ospedale?” ### “Miguel ti prego non andare” “Ramona, […]
Davvero volete ascoltare di nuovo questa storia? Perché? Non mi avete mai creduto, altrimenti non starei qui da un anno… un anno vero? Quanto tempo è passato? Quattordici mesi… ‘fanculo. “Ci convinca?” cosa vuol dire ci convinca? Io non ho mica elementi nuovi, lo vedete dove sono rinchiuso? Siete voi che dovevate trovare gli assassini, oppure trovare le prove per dichiararmi colpevole… ma non ce l’avete, altrimenti non sarei in un manicomio ma in un carcere giusto? Che cazzo vuol […]
Racconto premiato con il terzo posto del concorso Turno di Notte 2019. Lo trovate nell’antologia edita da Bacchilega Editore “Paura”. L’incipit (in comune per tutti i partecipanti) da cui è stato sviluppato il racconto nella notte del 21 luglio 2019 è di Carlo Lucarelli *** “Erano due, e un attimo dopo tre. Ma all’occhiata successiva, giusto il tempo di abbassare lo sguardo, non c’erano più”. “E perché?” “Non lo so. Non era la domanda più importante, in quel momento. Avevo […]
Mi sveglio ancora una volta nel buio pesto. Non so da quanto tempo sono qui, non so se fuori è giorno o notte. Sono incatenata al muro da così tanto che mi sanguinano i polsi. Ormai ci sono diversi strati di sangue rappreso. Ho smesso da qualche tempo di agitarmi al risveglio: è del tutto inutile.
Mi sveglio lentamente. Cos’è questo tanfo? Apro gli occhi ma continua ad essere buio. Non vedo niente. Non riesco nemmeno a respirare. Cerco di tirarmi su, ho le gambe intorpidite. Vado a tastoni. Sento solo la pietra umida sotto i polpastrelli. C’è della muffa sul muro. Riesco a stare completamente in piedi, dunque il soffitto di questo posto dev’essere bello alto. E’ buio pesto. Mi gira la testa dal puzzo. Sembra come… decomposizione. Come sono finito qui? Cerco di allontanarmi […]
Seduto sulla sedia, sguardo fisso su un punto del tavolo. I palmi delle mani a coprire le orecchie. Busto dondolante che si trascina la testa ogni volta che cambia direzione. Avanti e indietro, avanti e indietro. Preme ancora di più sulle orecchie. Bisbiglia: «Non ora.» Poco più di un sussurro. «State zitti, state zitti.» Ispira quando il busto va indietro e parla quando va avanti. Dondola il busto, dondola la frase. «State zitti. State zitti.» Siamo tuoi amici, Alex. «State […]
“Avanti. Cosa aspetti? Immagina il brivido. Coraggio, ti farà bene.” Sussurrava la voce suadente all’orecchio di Viktor. Era una sensazione strana, quella di stringere tra le braccia una creatura così indifesa e sapere di poterla uccidere con un gesto secco della mano. Ma Viktor non voleva. Perché avrebbe dovuto uccidere quel gattino innocente? Era così morbido tra le sue braccia, soffice, e faceva le fusa. Si fidava di lui, mentre lo accarezzava. “Stai zitto.” Rispose Viktor. “Andiamo … sai […]
(Incipit n. 9 – Paul Auster) Cominciò con un numero sbagliato, tre squilli di telefono nel cuore della notte e la voce all’apparecchio che chiedeva di qualcuno che non era lui.* “Sasha?” “Ma quale Sasha, sorella” pensò “ma chi cerchi a quest’ora nella notte sbagliando nome e anche la nazionalità. Perché non te ne vai a dormire che la notte è fatta per quello?” “Sasha sei tu?” “E insisti” continuò a pensare “cosa hai bevuto per chiamare un numero a […]
In giro per la Tuscia a cercare le ispirazioni storiche per il mio terzo romanzo (tremate amici editori, tremate!), seguendo le tracce di una potente e misteriosa famiglia di prefetti romani finiamo in una chiesa dimenticata se non da dio almeno dal parroco che era irreperibile. La gentile addetta alla biblioteca del paese laziale ci aveva detto che in quel posto c’era una delle poche tombe certe della suddetta famiglia con tanto di bassorilievo. E io pregustando che finalmente il […]
“Robe’! Robè! Sei sveglio?” “Da prima di te, Nicola!” “Robe’ che facciamo? Qui ci ammazzano!” “Può darsi.” “Come sarebbe a dire ‘può darsi’? Robè non scherziamo io voglio tornare a casa, diciamo quello che sappiamo e andiamo a casa” “Bravo, così ti ammazzano di sicuro!” “Robe’… non scherzare… ho paura, cazzo” Nicola tirò su con il naso il muco che gli scendeva in bocca. “Tu non hai paura… cazzo, non hai mai paura Robe’?” Roberto sospirò lentamente, erano entrambi legati […]
La gente ammirerà le tue opere, fratello. Strinse il corpo a sé per l’ultima volta. Con due dita tirò le palpebre giù, sipari che non si sarebbero mai più alzati. La gente vedrà e capirà. *** Il primo passo è stato facile: forse perché non ero stato preso sul serio, nonostante il mio avviso. Ho passato il traguardo senza difficoltà e, forse, senza rendermene conto. Come quando il sindaco taglia un nastro e ufficializza l’uso di un edificio. Tac. E […]
Non ho mai creduto di avere dei poteri e non ho mai pensato di essere speciale. Neanche per i miei genitori. Mi sono sempre considerato un bambino come gli altri, ma non un figlio. Sicuramente mia madre qualcosa ha fatto per mantenermi vivo fino a quest’età, tra un sorso di whiskey e l’altro. Mio padre anche, quando non era troppo impegnato per fare a lotta con mamma. Ho sempre cercato di non chiedere mai nulla a loro, perché sono un […]
Paolo scese a Zacinto con la sua Polo sbarcando dal traghetto delle 20,00. Aveva fatto in tempo a prendere l’ultimo imbarco in partenza da Killini per un pelo, le strade della Grecia erano molto peggiori di come glie l’avevano descritte. Era la prima volta che metteva piede in terra ellenica, era rimasto subito colpito dalla confusione che sembrava regnare ovunque fuori dal porto di Patrasso, fortunatamente il navigatore aveva trovato facilmente la giusta via per Killini, base di partenza dei […]
Bzzzz Bzzzz Bzzzz Bzzzz… Tommaso si svegliò, cosa era quel rumore insistente? Non certo la sveglia, quella sarebbe suonata solo cinque ore più tardi, mentre ora segnava le 2:30. Dalla finestra non entrava alcuna luce, ovvio, la mattina era lontana. E allora cos’era quel bzzz insistente? Si alzò controvoglia “oh dio non voglia che siano ancora le tubature, in questo schifo di palazzo sarebbero tutte da cambiare ma chi li convince i Cesarini dell’ultimo piano a tirare fuori i soldi? […]