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Kick it in. Aridatece Oronzo Canà e tenetevi la Var

Pubblicato il 1 Dic 2022

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Per quarant’anni ci hanno fatto una testa così con la “moviola in campo” che avrebbe cancellato ogni scandalo arbitrale contro le “piccole” squadre per aiutare le “grandi squadre”.

E infatti, da quando c’è la Var, non si erano mai visti così tanti scempi arbitrali per l’assegnazione di rigori inesistenti.
Al di la’ del fatto che capire il meccanismo con cui Var e arbitro in campo possono interagire è più complicato che dimostrare il teorema dell’Hoppital, questo campionato del mondo mostra chiaramente quanto ridicolo sia il meccanismo.
Partite sospese per minuti interminabili, danneggiando il ritmo e mettendo anche a rischio i giocatori stessi di danni muscolari per pause troppo lunghe (magari al freddo), per assegnare rigori meno che ridicoli. Il Portogallo ne ha avuti già due di rigori inesistenti in questa competizione, ieri sera all’Argentina ne è stato assegnato uno che non sarebbe stato fallo neanche in una partita di bridge. Figuriamoci in uno sport dove il contatto fisico è previsto.

Ad occhio, metà dei rigori assegnati in questo mondiali è totalmente inesistente.

La domanda che mi pongo ogni volta che fanno cadere “nuove regole” come macigni (ripenso all’assurdità del rigore automatico per qualunque tipo di tocco della mano in aerea, del rosso diretto per il fallo da dietro anche se l’avversario aveva solo soffiato sul collo dell’avversario  e l’assurdità, peraltro ancora in vigore, dell’ammonizione per chi si toglie la maglietta per esultare dopo un gol) è sempre la stessa. Ma chi fa le regole del calcio ha mai giocato a calcio? 

Detto questo, dopo aver visto la prestazione in campo dei polacchi che passano al secondo turno perdendo due a zero, credo che in queste competizioni (visto che tanto le regole folkloristiche fioccano) andrebbe inserita la squalifica per “indecenza antisportiva”.
Vedere una squadra come la Polonia, che in campo ha grandi giocatori rinunciare totalmente a giocare a calcio e quasi mettersi a supplicare gli avversari quando perdeva già due a zero di non fare altri gol perché si sarebbe qualificata in nome del minor numero dei cartellini gialli rispetto al Messico, è qualcosa che dovrebbe far venir voglia ai propri tifosi di andare in campo a distribuire calci nel sedere a pseudo-allenatori e giocatori.

Personalmente mi vergogno ancora della qualificazione ottenuta da Trapattoni agli ottavi del mondiale coreano, in una partita oscena contro il Messico (…eh, il karma), in cui dopo che Del Piero realizzò il pareggio, il mister italiano (già preda della macchietta costruita intorno al personaggio di se stesso, con sale sparso sul campo, rosari, preghiere e catenaccio spietato) proibì ai suoi giocatori di superare la metà campo perché con l’1 a 1 saremmo passati come secondi, dietro allo stesso  Messico, grazie al fatto che nell’altra partita giocata in contemporanea la Croazia non riusciva a segnare contro un Ecuador già eliminato.

Ecco gradirei una regola che dopo cinque minuti di questi scempi antisportivi la squadra venga automaticamente esclusa dal mondiale  e il suo allenatore radiato dal mondo sportivo.

Troppo severo dite? Ok, allora che per lo meno sia costretto ogni domenica a recitare uno sketch di Oronzo Canà per ripagarci dello scempio a cui ci ha fatto assistere.