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L’imbattibile crucco

Pubblicato il 24 Giu 2018

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Il calcio è uno sport che si gioca undici contro undici e alla fine vincono i tedeschi” (Gary Lineker)

Il gol di Kroos al novantaduesimo contro la Svezia  rilancia il mito dell’imbattibile Germania, che comunque vada arriva sempre fra le prime quattro.
Sempre? beh non proprio, in tempi recenti non ce l’ha fatta nel 1994 e nel 1998 quando non si seppe rinnovarsi dopo la vittoria ad Italia’90 (e comunque fra i due mondiali ebbe modo di vincere l’Europeo di calcio, così… en passant)

Il Brasile ha vinto più mondiali di calcio è vero, 5 allori contro i 4 tedeschi, ma la continuità dei crucchi è stata di gran lunga superiore.

Ma il mito della Germania ha una macchia che difficilmente si potrà dimenticare.

Berna, 4 luglio 1954. Finale della coppa del mondo organizzata dalla Svizzera; Germania Ovest -Ungheria.

Dire oggi “Ungheria” fa sorridere alivello calcistico (e fa tremare i polsi a livello politico, ma questo è un altro discorso), ma allora l’Ungheria era di certo la squadra più forte del pianeta. Fra i suoi giocatori c’erano: Hidegkuti (ovvero “il falso nueve” ante litetram, fino a poco tempo fa quando il “nove” della squadra faceva le funzioni di mediano aggiunto per dare spazio alle mezzali e portare fuori zona i marcatori centrali si diceva: “gioca alla Hidegkuti”), Kocsis uno degli attaccanti più straordinari di tutti i tempi (basta citare i suoi i numeri 242 reti in 290 partite con le squadre di club e 75 reti in 69 partite con la nazionale ungherese), e soprattutto Puskas, ovvero il Maradona degli anni ’50, che quando fuggirà da Budapest e dalla sua Honved in seguito alla repressione sovietica costruirà insieme a Di stefano e a Gento il primo mito del Real Madrid).

Germania Ovest e Ungheria si sono già incontrate nel primo turno il 17 giugno. Il risultato non lascia dubbi: 8 a 3 per i magiari. Per questo che nessuno crede ragionevolmente che in quindici giorni possa essere successo qualcosa che abbia colmato un gap così evidente

La partita inizia e dopo 8 minuti il risultato è Ungheria 2 Germania 0, gol di Puskas e Czibor. Tutto facile come da pronostico, sembra. Ma nei dieci minuti seguenti la Germania pareggia, con le reti di Morlock e Rahn. Tutto da rifare. L’Ungheria è stanca dalla durissima semifinale contro l’Uruguay e dal durissimo quarto di finale contro il Brasile. Non ce la fa a imbastire un gioco decente, soprattutto perché i tedeschi corrono come demoni. Sembrano dei fondisti con lo scatto dei centometristi, ogni volta che Puskas tocca palla se ne trova tre o quattro addosso, da dove sbucano?

Nessuno aveva mai visto correre una squadra di calcio in quel modo.

All’84° segna ancora Rahn per la Germania, poi il portiere tedesco e l’arbitro che annulla il pareggio di Puskas fanno il resto. La Germania Ovest è per la prima volta campione del mondo.

Nelle settimane successive il capitano Fritz Walter e altri cinque giocatori della finale furono ricoverati con epatite ed ittero in vari ospedali. Il ritrovamento negli spogliatoi dei tedeschi di strane fiale alimentò per la prima volta i dubbi sul doping. La federazione tedesca disse che si trattava solo di glucosio e vitamina C, ma tutti sapevano dell’uso e dell’abuso che la wermacht faceva di metanfetamine durante al seconda guerra mondiale.

Inizia il mito calcistico della Germania, ma anche quello del doping nello sport, purtroppo.

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Germania a parte che battendo la Svezia si ripropone come forza del mondiale (anche se incombe su di lei la maledizione della sconfitta della prima partita), il Messico batte la Corea e si lancia al primo posto del girone… che sia l’anno buono per mitici sudamericani che venerano il calcio come religione ma non hanno mai avuto l’onore di essere fra le prime quattro al mondiale?

Ma è durissima, perché la concorrenza quest’anno è particolarmente agguerrita… prendete il Belgio che doveva essere la sorpresa già a nei campionati brasiliani di quattro anni fa… con un Lukaku così a sfruttare gli assist di Mertens e Hazard chi può contenerlo? Decisamente fugati i dubbi della prima gara!

Oggi sta all’Inghilterra replicare per la supremazia nel girone, del resto ha di fronte l’abbordabile Panama.

Poi si concluderà la seconda turnata mundial con il misterioso girone H, le favorite Polonia e Colombia a zero punti che si sfidano per capire chi può rincorrere le sorprese Giappone e Senegal. Si prospetta una domenica interessante!