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Kick it in. Oh no, è già tempo del pagellone.

Pubblicato il 13 Dic 2022

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[Avvertenza: continuo a parlare del calcio giocato. Quello che sta accadendo in Qatar con giornalisti morti misteriosamente, tifosi indiani e pakistani pagati dalla Fifa per tifare squadre a caso e creare “l’ambiente”, parlamentari europei italiani inquisiti a Bruxelles per aver tessuto false lodi del Qatar dietro compensi enormi è così grottesco e assurdo che posso solo sperare che sia davvero  “il fondo”  e che nessuno cominci a scavare.]

Quando una squadra arriva alla semifinale di un mondiale di calcio ha già ampiamente fatto il suo dovere. Anche se si tratta della favoritissima al titolo.
Certo arrivare lì e poi non prendere la mitica coppa farà comunque piangere i protagonisti per decenni. Ma la realtà è che le semifinali e la finalissima sono un torneo a parte, in cui spesso il risultato è deciso da contingenze imprevedibili (squalifiche, infortuni, tensione) e ancor più spesso dalla differenza della forma fisica dovuta anche agli avversari incontrati lungo la strada.

Il mondiale delle quattro finaliste è già da “9 ” in pagella a prescindere dai risultati di queste ultime quattro partite.

 

Con un eccezione, il voto al Marocco è già 10.
La nazionale magrebina ha fatto la storia essendo la prima nazionale africana ad arrivare in semifinale. Il Camerun ci era andato vicino nel 1990, il Senegal nel 2002 e il Ghana nel 2014. Certo ora la semifinale sembra proibitiva, con i francesi campioni del mondo in carica reduci dalla vittoria del quarto di finale più bello degli ultimi mondiali, ma comunque vada: chapeau per il Marocco!

L’Argentina è una squadra in crescita e presumibilmente avrà la meglio di una Croazia che contro il Brasile dovrebbe aver compiuto il suo picco agonistico. Modric già merita di nuovo il titolo di miglior giocatore del mondiale, ma la squadra risente dell’assenza di punte vere. Vedo una finale Argentina – Francia che dipenderà da due fattori, 1) quanto la Francia avrà voglia di scrivere la storia: l’ultima nazionale a vincere due edizioni consecutive della coppa del mondo è stata quella del Brasile nel 1958 e nel 1962; 2) quanto Lionel Messi avrà voglia di spodestare Diego Armando Maradona dal podio dei cuori argentini.

Gli Altri

Inghilterra: 8,5
Grande squadra, grandi giocatori e grandi persone. Mi dispiace per Southgate (8.0) e Kane (6.5), i rigori sono ancora una volta fatali anche nei tempi regolamentari. Nell’epico quarto forse meritava più della Francia, ma che partita eccezionale! Walker (9.0)  contro Mbappè (9.0) è stata la sintesi della sfida difesa-attacco del calcio moderno.

Brasile: 6,0
Tanto spettacolo, rovesciate, balletti ma poi al momento clou mancano i gol. Con la Croazia l’unico gol è venuto da un invenzione pazzesca di Neymar (8.0). Dove sono gli altri? Scherzando e ridendo nel 2026 saranno passati 24 anni dall’ultimo titolo mondiale (peraltro vinto in Corea del Sud in un torneo ancora più falsato di questo). Uno stop così lungo fra una vittoria e l’altra c’era stato solo fra il 1970 e 1994; per tornare a vincere c’erano voluti allenatori che capissero l’importanza di difendere e dei giocatori concreti come Dunga e Aldair. Non che oggi non ce ne siano, Casemiro (7.5) in primis) , ma è evidente che qualcosa non funziona e il secondo “Maracanazo” (la sconfitta per 7 a 1 contro la Germania nel  2014) non è stato del tutto assorbito.

Spagna: 5,0
Prima partita entusiasmante. Calo nel pareggio con la Germania (4,5)  inconcepibile sconfitta (biscotto?) col Giappone (7.0)  in una partita mai giocata e poi… puff! Scomparsa la Spagna. Morata (6,5) in panchina? Dany Olmo (4,5) il migliore attaccante della rosa? Sarabia (sv) riserva di Torres (5,5)? Chiedere a Luiz Enrique (5,5) il perché di certe scelte, il Marocco intanto ringrazia.

Portogallo 7,0  (All. Santos 3,0)
Rafael Leao (sv) in panchina. Cancelo  (sv) in panchina. Decide di far fuori Cristiano Ronaldo (6.0) durante il mondiale. La squadra sembra reagire bene umiliando la Svizzera (5,0), ma la continuità non è mai stata qualità dei luisitani e puntualmente arriva il crollo. E il Marocco, comunque, ringrazia.

Le “piccole sorprese” dopo il girone preliminare non hanno avuto molta fortuna. Il Giappone (6,5) è sicuramente in crescita ma la Croazia non era imbattibile, ancora manca l’equilibrio fra enfasi agonistica e tattica. Gli USA (6,0) non sono più una sorpresa ma è bastata un Olanda (5,5)  non memorabile per metterli in crisi. In tutti e tre questi paesi sembra evidente la grande mancanza di attaccanti veri, e non sono gli  unici in questo mondiale. L’Australia (7,0) invece ha fatto un ottima impressione, è andata fuori con  l’Argentina ma in una partita molto fortunata per la bianco-celeste. La Corea del Sud (5,0) non ci sta simpatica per ovvi motivi ma al di la di questo il movimento Coreano sembra produrre ottimi talenti come Son (7,0) ma non buone nazionali. La Svizzera (6,0) che ci ha buttato fuori dal mondiale non riesce a crescere e agli ottavi va puntualmente fuori , qualcuno dovrebbe anche spiegare che senso ha avuto aver sostituito l’allenatore  Petkovic prima dell’inizio del mondiale.

Rai: 2.0
Al di là delle inascoltabili telecronache di Daniele Adani (0) come al solito il ritorno di competizioni importanti sugli schermi di “Mamma Rai” non è mai un piacere. Grafiche e statistiche imbarazzanti, numeri senza senso (“palloni ricevuti da difesa e centrocampo” che cosa sarebbe? “Tempo medio di recupero del pallone” ma a chi serve?), acronimi che neanche in prima elementare (Stati Uniti d’America abbreviati con SUA, epic fail!). Anche il resto dei telecronisti sembra che non abbiano mai visto una partita di calcio in vita loro. Pickford (7,0) avrebbe commesso una “papera”  perché un bolide si è insaccato a 110km/h a un millimetro del secondo palo quando era coperto da due difensori, il portiere del Portogallo Diego Costa (6,0) sarebbe colpevole che Yousuf En-Nesyri (8,5) abbia anticipato la sua uscita, stracciando il record precedente record  di CR7 arrivando a colpire una palla con la testa a 2 metri e 78 centimetri di altezza. Si avete letto bene 2.78m (il portoghese si era fermato 2.56 in un memorabile gol in Sampdoria – Juventus del 2019).

Ma far commentare le partite di calcio a qualcuno che abbia una vaga idea di cosa significhi stare in mezzo ad un campo da gioco pare brutto?

Fifa 0
Oltre a quanto in premessa e a quanto già successo il futuro dei mondiali di calcio (è del calcio stesso) non è roseo. Regole estemporanee sempre più ridicole e che non si curano minimamente della sicurezza dei calciatori in campo; come  ad esempio l’assurdità di fare anche 10 minuti di recupero portando allo stremo e decuplicando il rischio di strappi e stiramenti muscolari (allora mettete il real time come nel basket e fatela finita).  Ma del resto questa denuncia l’aveva già fatta Maradona a Usa ’94 (e per questo pagò il salatissimo conto) quando costrinsero a giocare le partite a mezzogiorno con 40 gradi all’ombra.
I potenti fifoni possono raccontarsela come vogliono ma la realtà è che l’interesse per i mondiali di calcio, graficamente parlando,  è  nel plateau che precede il crollo. Il seguito massiccio, a differenza delle olimpiadi, è legato strettamente alla presenza o meno della nazionale del paese di riferimento. Quando questa non c’è, come succede all’Italia da un paio di anni, pochi seguono assiduamente i mondiali.

Come premettevo c’è solo da sperare che questo sia il fondo, ma basta vedere la buffonata che stanno preparando per il 2026 (gironi preliminari a tre squadre, eliminazione dirette dai sedicesimi di finale, partite che saranno disputate dai tropici messicani fino al circolo polare del Canada) per capire che sono ben lontani dall’imparare la lezione.

Se si vuole boicottare la cosa però occorre partire dalle federazioni nazionali. Chissà se qualcuno comincerà ad avere il coraggio di farlo.