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Il gioco totale vs. catenaccio e contropiede

Pubblicato il 15 Giu 2018

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La prima partita della kermesse del 2018 ha visto una nazionale Russia che dopo nove amichevoli senza vittoria ha strapazzato fin  troppo facilmente una dismessa Arabia Saudita. il 5 a 0 finale rispecchia la differenza di forze messa in campo, anche se la squadra di Putin (in pompa magna sugli spalti con il principe arabo) non è certo fra le favorite.

Il calcio oltre ad essere lo sport più seguito del mondo è anche uno degli sport più strani del mondo.

Se in sport con il Rugby o la pallavolo la percentuale di vittorie della squadra più forte in campo sfiora il 100% (nel basket scende a un’80-85%) nel calcio la percentuale scende fino al 50%. Questo in primis perché esiste la possibilità del pareggio e poi perché è effettivamente uno sport strano in cui l’imprevedibilità è molto più elevata.

Prendete l’Olanda degli anni ’70 ad esempio, quella favolosa “Arancia Meccanica” che ha insegnato il “calcio globale” al mondo intero grazie ai suoi fantastici Neeskens, Kroll, Rep, e soprattutto Joan Cruyff detto “il Pelè bianco”. Deu volte in finale (1974, 1978) la seconda persa per questioni politiche a casa dlel’Argentina in piena dittatura militare (gli incisivi di Neeskens sono ancora sul campo da gioco del Monumental di Buenos Aires dopo la marcatura di Passarella) ma la prima persa a causa del cinismo e del catenaccio della Germania Ovest (si era ben prima dell’unificazione).

Guardate in questo filmato su youtube l’avvio di quella partita, venti passaggi olandese, Germania che non tocca palla fino a commettere fallo su Cruyff e rigore per l’Olanda, trasformato da Neeskens.  Sembra il preludio a una goleada e ad un umiliazione da grande favorita quale è l’Olanda. E invece quel gol ha l’effetto anestetico, partita in congelatore e poi su due azioni occasionali la Germania ribalta il risultato e vince il mondiale.


La crudeltà del calcio, quell’Olanda così bella e perfetta arriverà due volte seconda, e non vincerà mai nulla che giustifichi la sua fama.

Dal canto suo, la Germania, non era la prima finale da sfavorita che ribaltava imprevidibilmente, venti anni prima in Svizzera ci era passata anche l’Ungheria di Puskas, ma come si suol dire quella è un’altra storia.


Oggi debutto alle 14 per l’Egitto di Salah contro l’Uruguay di Suarez per chiudere la prima gioranta del girone A, poi il girone B offre alle 17 la sfida fra Marocco e Iran per chi potrà (difficilmente) fare la sorpresa ad una delle due iberiche Portogallo e Spagna che si sfidano alle 21.00