Aspettando la fine del mondo, Blog

I debiti dello scrittore

Pubblicato il 12 Gen 2017

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Quando all’inizio del 2014 abbiamo iniziato a giocare agli scrittori e aperto questo sito non potevo sapere che nel giro di qualche mese avrei realizzato il classico “sogno nel cassetto” di pubblicare un libro senza ricorrere all’editoria a pagamento o al self publishing. “Konka – Prove di fuga  e resistenza” che mi ha dato tantissime soddisfazioni.

Tanto meno avrei potuto sapere che nel giro di un altro anno avrei bissato il sogno e così nonostante la parola d’ordine dell’editoria nel 2015 era: “basta con i vampiri”… ma agli amici di Dalia Edizioni “il mastino di Darwin” è piaciuto così tanto che non se lo sono fatti sfuggire.

Un primo, un secondo ed ecco puntuale il “contorno”, alla Fusiblia Edizioni piace il mio racconto “Anzac Infantry” e lo inserisce nell’antologia “il morso verde – racconti dalle acque dell’invidia”.

Lo ammetto, sono stato fortunato e mi ritengo soddisfatto. Anche se come spesso capita l’appetito viene mangiando e quindi non ho smesso di scrivere racconti e pubblicarli qui o inviarli ai concorsi  così come non ho smesso di progettare altri romanzi.

Veniamo ai debiti di cui sopra.
Ho sempre pensato che ogni scrittore abbia un debito con i suoi lettori. Ma come, direte voi, con tutte le emozioni che gli regala.
Si, forse avete ragione. In realtà non penso che Stephen King o Nick Hornby abbiano debiti con me. Ma credo che ogni scrittore sa benissimo quant’è vero quello che diceva il buon Troisi nel suo ultimo film: “Voi siete in tanti a scrive e io so’ uno a legge”.

Insomma, bisognerà essere davvero riconoscenti a quello sconosciuto lettore che in mezzo al cumulo di libri nella libreria sceglie proprio la tua creatura. Che sia per il titolo la copertina o il colore del bordo le cose non cambiano. È un debito che va sanato.

Per questo adoro Stephen King quando alla fine di un libro si rivolge di persona al “fedele lettore” e per questo in qualche modo ho cercato di imitarlo su Konka e su Il mastino di Darwin esplicitando i miei grazie e i miei riferimenti.

Ora se è possibile voglio fare un altro passo per saldare il debito con i miei lettori… che non sono certo i milioni di Stephen King o di Ken Follett… ma miei cari idoli permettetemi di dire che con la qualità dei lettori me la gioco alla pari!

Insomma, su questo blog, cercherò di rispondere ai miei lettori alle loro critiche alle loro osservazioni e ai loro complimenti se ve ne saranno. Del resto la fortuna è una cosa che non va sottovalutata e va sempre onorata, quindi cari “fedeli lettori”, se volete… io sono tutt’orecchie.

Alessandro Chiometti