Aspettando la fine del mondo, Blog

Aspettando la fine del mondo. L’inferno non c’è più.

Pubblicato il 18 Dic 2019

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E’ curioso vedere come sempre più teologi monoteisti stiano convergendo verso un idea di “inferno vuoto” che metterebbe una mezza toppa (mezza è decisamente una sovrastima… transeat) su quell’enorme falla logica che si chiama teodicea. Ovvero l’impossibilità delle religioni monoteiste di spiegare la presenza del male nel mondo.

Dopo liberi arbitri, giudizi universali che non sono mai avvenuti, perdoni infiniti, bontà infinite, diavoli, luciferi, satanassi, serpenti simbolici e reali, alla fine si pensa di risolvere tutto con “la bontà di Dio è così immensa che nessuno non verrà salvato!“.

Evviva, godi popolo, gaudio magnum, ricchi premi e cotillone fuochi d’artificio! Ma che bello… chissà saranno contenti i martiri di vedere i loro aguzzini al loro fianco in paradiso; “Salve io sono Maria Goretti”, “Salve io sono quello che ha ucciso Maria Goretti”. E’ tutto molto splendido, non credete? 

Tutti perdonati, tutti verso l’eternità a guardare per sempre la luce di dio o ad aspettare la resurrezione dei corpi il giorno del giudizio universale… ah già per la risoluzione di quest’altra schizofrenia non ci sono novità invece.

Che poi alla fine anche a un ateo come me non dispiace l’idea di un dio che alla fine perdona tutti. Se non fosse l’altro per aver la possibilità di incontrare Pascal e prenderlo in giro per tutta l’eternità per aver perso la celeberrima scommessa.

Sì dai, mi piace! Che bello questo giudizio con il 6 politico per tutti; alla fine anch’io sono convinto che del resto  nessuno meriti l’inferno eterno. Con qualche eccezione però.

Spero vivamente che il perdono non possa esserci per chi in questa vita si è comportato veramente male. Ovvero:

  • gli stilisti che hanno creato la linea slim fit;
  • chi pubblica gli aggiornamenti automatici dei software;
  • chi ha pensato di mettere l’ananas sopra la pizza;
  • chi ha commercializzato la Duna;
  • chi ha inventato l’abbonamento annuale in palestra;
  • chi mette il formaggio sulla pasta al tartufo;
  • i pubblicitari di poltrone e sofà;
  • quelli che puzzano alle 7 e 30 del mattino;
  • chi ha diminuito il cioccolato nei buondì motta;
  • i terrapiattisti;
  • i santi e le madonne che continuano ad apparire alle pastorelle nonostante la pastorizia sia scomparsa da un secolo (cit. Michele Serra);
  • chi ci ha convinto che i cd  erano meglio dei vinili;
  • chi ha tradotto nella prima edizione italiana “I am legend” con “I vampiri“, la cui pena deve essere inferiore solo al regista dell’omonimo film con Will Smith.
  • chi non apprezza Star Wars;
  • chi ha ideato i talent show;
  • il bambino che ha coniato la parola “petaloso”;
  • i vincitori del grande fratello;
  • quelli che stanno tentando la scalata alla Deutsche Bank operando dall’unico bancomat  della zona davanti a te;
  • quelli che suonano il clacson dietro di te un secondo dopo che il semaforo è diventato verde;
  • quelli che non si accorgono che il semaforo è verde nonostante ottanta autisti dietro di loro hanno provato il clacson così a lungo da aver trovato l’accordo per suonare perfettamente la cavalcata delle valchirie simultaneamente;
  • gli stilisti che volevano scoprire il culo alle modelle inventando i jeans a cavallo basso e hanno invece scoperto il culo dei muratori;
  • il primo che ha detto “figo quel risvoltino” a chi stava evacuando la cantina allagata;
  • l’ingegnere che ha detto “mettiamo un bip sonoro quando la cintura di sicurezza non è attaccata”;
  • l’ingegnere che ha trasformato il bip della cintura di sicurezza in un cicalino che aumenta il volume fino a raggiungere il volume del concerto degli U2 allo stadio Flaminio negli anni ’80;
  • chi ha pubblicato gli ultimi album degli U2;

Ecco, del resto è Natale quindi siamo tutti più buoni.