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Aspettando la fine del mondo. La scienza insegna come lavarsi (o lavarsene) le mani

Pubblicato il 5 Marzo

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Una cattiva notizia per il pianeta:  il CoronaVirus o più correttamente Covid-19 aka Sars-CoV-2 non estinguerà il genere umano nonostante l’impegno profuso da questo in certe parti del pianeta, ad esempio in Italia dove il suo governo e i mass media vincono per distacco su tutto il resto del  pianeta per l’abilità di creare il panico e affossare l’economia.

Lasciamo la voglia di approfondire sugli errori fatti dal punto di vista governativo e gestionale nonché su quanto sia stato geniale scatenare il panico a reti unificate nei giorni del 22 e 23 Febbraio in cui fior di giornalisti hanno fatto intere maratone televisive ripetendo il messaggio salvavita “LAVATEVI LE MANI” neanche stessero parlando a pazienti lobotomizzati nel 1800. Ma del resto il crollo delle borse di Lunedì 24 Febbraio ha dato i suoi frutti, per chi sa investire per tempo, e questo non significa fare i complottisti, significa esporre la cruda realtà dei fatti.

“Tranquilli è poco più di una banale influenza” cercavano di tranquillizzare alcuni medici “Pazzi criminali, state mettendo in pericolo tutti” tuonava dalla parte opposta chi aveva un libro in uscita sul coronavirus da lì a poco. Fatto sta che le conseguenze direte di quell’assurdo e grottesco week end sono state due.

Annientamento della prima industria italiana, ovvero il turismo. Si stimano 40 milioni di turisti in meno nel nostro paese con conseguente calo del Pil di almeno il 2-3%. Spread in rialzo (preoccupa solo quando devono creare gli esodati?), nuova crisi economica alle porte.

Distruzione della possibilità di comunicare la scienza nel nostro paese. Mettetela come volete ma lo spettacolo offerto in tv in risse da bar sulla pericolosità del virus, sull’efficacia o meno di mascherine, su come si potevano fare o non fare amuchine casalinghe per anni (usando un eufemismo) renderà impossibile restituire una minima credibilità allo scienziato che vuole comunicare le cose come stanno. Al di là dello sciacallaggio per tornaconti personali (neanche il buon gusto di nascondere i conflitti di interesse in corso) ciò che è stato recepito da tutti è che siamo nel 2020 e di fronte ad un virus più o meno pericoloso l’unica cosa che ci può dire la scienza è “lavatevi le mani“.

Ovviamente le persone razionali sanno che non è così. E’ grazie alla scienza che abbiamo i vaccini per i virus fin qui conosciuti e preso lo avremo anche per il nuovo ospite indesiderato, gli antibiotici e i sulfammidici per i batteri i chemioterapici e tutto il resto. Tuttavia forse alla base del caos scatenato c’è un grosso fraintendimento comunicativo.

Gli scienziati che si sono prestati al gioco vogliono far credere scientificamente, che è sempre tutto sotto controllo ed è possibile curare e prevenire ogni cosa.

Ecco, quando… anzi, semmai ripartiremo nella comunicazione della scienza forse il primo messaggio da dare è proprio questo: non tutto è sotto controllo, statisticamente qualcuno muore, fatevene una ragione. Statisticamente i virus girano, non si possono fermare, fatevene una ragione. Statisticamente c’è chi prende il virus e non se ne accorge e chi ci muore, magari a venti anni magari senza patologie in corso.
Non lo accettate? fatemi capire, ma voi vivete tutti a mille metri di altezza perché non accettate i rischi di inquinamento cittadino? Voi andate tutti in giro con il casco perché non accettate il rischio di morire sbattendo la testa per caduta casuale? Nessuno di voi mangia carne rossa per paura del cancro? Nessuno di voi fuma e beve per lo stesso motivo? nessuno di voi va in macchina per paura degli incidenti stradali?

Ecco, allora come accettate quei rischi accettate anche quello di trovare un virus o un batterio o un fungo bastardi nella vostra vita. O un insetto a cui siete allergici. O una pianta che non conoscevate tossica.

Nessuno può assicurarvi di star bene per tutta la vita con al ricetta magica. Chi lo fa non è uno scienziato, è un cialtrone.

Chiudo con un’altra brutta notizia: sembra che la Nasa sia abbastanza certa che l’asteroide DA4 ad Aprile non impatterà il pianeta Terra. Di conseguenza dovrete sentirvi dire che Nostradamus aveva previsto l’arrivo del coronavirus o che questo stesso sia il terzo segreto di Fatima almeno fino a Luglio, quando l’estate torrida del cambiamento climatico toglierà la forza di chiacchierare ai vostri vicini di sventura.

(in foto, oggi primo giorno dei decreti di “contenimento” emanati dal governo che chiudono le scuole, folla nel centro commerciale a montesilvano per Elettra Lamborghini. Tanto volte l’asteroide volesse cambiar rotta.)