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AI QUARTI, AI QUARTI!

Pubblicato il 4 Lug 2018

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Seguo i mondiali di calcio da un bel po’, ma sinceramente otto partite di questo livello agli ottavi raramente ho avuto modo di vederle.

Francia Argentina è stato probabilmente l’ottavo più bello di tutti, un 4 a 3 che rimarrà nella storia dell’orgoglio francese anche come il lancio del fantastico Kylian Mbappè, punta velocissima e dai piedi raffinati che deve compiere ancora vent’anni e può essere il nuovo Henry.

L’Uruguay che sbatte fuori il Portogallo (che si dimostra Cristiano Ronaldo dipendente) grazie a Cavani (probabilmente il centravanti più forte della kermesse) non mi sembra che potrà impensierire i transalpini nel quarto di finale. Troppe sono le soluzioni che Deschamps sembra avere al suo arco.

Altro meraviglioso confronto fra Belgio e Giappone. I belgi che forse non del tutto casualmente, geograficamente parlando, hanno un gioco a metà fra Olanda e Francia erano entrati in campo con la solita supponenza e un’ostinazione sciocca su dribbling inutili che non riuscivano mai con i velocissimi nipponici. Questi invece dimostrano che con una buona difesa e un ottima corsa si può facilmente supplire ai limiti tecnici. I gol di Inui e Haraguchi avevano fatto sognare più del dovuto i tifosi e i giocatori stessi, che hanno subito il gol del 3 a 2 definitivo in contropiede al 93mo mentre provavano a vincere loro la partita.

Il Brasile è sempre il Brasile, e gli basta accelerare un poco per aver la meglio di un Messico che come sempre agli ottavi  butta alle ortiche tutto quello che di buono aveva fatto vedere al primo turno. Anche Vela è una pallida imitazione di quello visto le prime tre partite… poi un allenatore che toglie dal campo “el chicharito” Hernandez, merita solo l’eliminazione. Il quarto fra Belgio e Brasile fra due ottime squadre rischia di essere noioso per eccesso di narcisismo. Speriamo che Neymar la smetta di recitare e cominci a dare un senso ai suoi contratti milionari, per adesso a parte un paio di spunti del tutto ingiustificati in questa world cup. Sinceramente Lukaku, Mertens ed Hazard sembrano giocatori più concreti dei carioca, anche se, lo ripetiamo devono smettere di pensare a quanto sono fighi.

L’Inghilterra batte la Colombia ai rigori in una partita bellissima non per le occasioni da gol ma per la velocità con cui è stata giocata. Ottimo esempio del calcio moderno, questa nazionale di Southgate può fare del male a chiunque non sembra proprio la Svezia (nonostante la bella figura fatta fino a qui, anche ridimensionando la Svizzera) che possa intralciare il suo arrivo in semifinale.

L’ultimo quarto è dato dall’accoppiata Croazia Russia. La prima ha sofferto molto più del dovuto contro una Danimarca, che per carità è vero che fa sempre bella figura nelle occasioni importanti ma è anche vero che il divario fa Modric Mandzukic Perisic, Rakitic e i danesi doveva garantire ai primi un passaggio molto ma molto più agevole. La Russia invece è la sorpresa-ma-non-troppo del mondiale, l’arrivo ai quarti è comunque già il suo miglior risultato dai tempi del 1966 quando arrivò quarta perdendo in semifinale con la Germania Ovest e in finalina con il Portogallo di Eusebio. La Spagna non ha fatto una gran bella figura, è la chiusura definitiva di un ciclo che l’ha vista vincere tutto (due europei e un mondiale) però insomma, quei vari Morata e Llorente lasciati a casa gridano vendetta.

Personalissima formazione ideale del mondiale dopo gli ottavi (3-4-3):

1) Ochoa (Mex)
2) T. Silva (Bra)
3) Mina (Col)
4) Godin (Uru)
5) Pogbà (Fra)
6) Matuidì (Fra)
7) Willian (Bra)
8) Inui (Gia)
9) Kane (Ing)
10) Mbappè (Fra)
11) Cavani (Uru)