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Aspettando la fine del mondo. Che bello il ritorno della normalità.

Pubblicato il 4 Ott 2021

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Finalmente grazie ai vaccini, e sebbene persistano delle demenzialità legate al fanatismo chiusurista di alcuni individui incollati alle poltrone governative nonostante che quella italiana sia stata la peggiore gestione occidentale della pandemia, anche nel nostro paese si sta lentamente tornando alla normalità della vita pre-pandemica.

Discoteche e sale da ballo a parte ovviamente, per quello è previsto uno studio psichiatrico approfondito sull’odio del governante italico verso l’uomo della plebe che si permette anche di danzare.

Che ormai il paese sprizzi normalità da tutti i pori è più che evidente basta aprire i giornali.

Il 29 settembre ad esempio ci sono stati otto morti sul lavoro in neanche 48 ore, del resto con la caduta di mortalità di questo tipo dovuta al lockdown bisogna recuperare in fretta.

Non c’era bisogno che recuperassero, visto il costante aumento, ma anche i femminicidi ci tengono a far lavorare l’oscura signora: in dieci giorni a settembre si sono contati ben sette casi di donne uccise dal partner o dall’ex.

Poi la magistratura ha pensato bene di chiarire cosa è l’italia (le maiuscole sono d’ora in poi vietate quando ci si riferisce al nostro paese) chiarendo una volta per tutta che la mafia ha pari dignità dello stato in quanto i vari politici che hanno partecipato alla famigerata trattativa all’inizio degli anni ’90 erano legittimati a farlo. E sgranchitevi un po’ le ossa a rivoltarvi nelle tombe cari Falcone, Borsellino, Don Puglisi, Antiochia, Livatino e tutti gli altri che non avete mai capito un cazzo su come funzionano le cose qui.

E se tante volte le cose non fossero abbastanza chiare sempre la magistratura ha condannato Mimmo Lucano a oltre 13 anni di carcere, fondamentalmente, e che ne dica qualche simpaticone,  perché ha usato bene i fondi europei per l’accoglienza dei migranti invece che costruirci lager come avrebbero voluto il fascio-leghista Salvini e il fascio-piddino Minniti. Tanto per avere un’idea Traini che se n’è andato in giro per Macerata a sparare ai neri e non ammazzando nessuno solo per caso fortuito è stato condannato a 12 anni. 

Ma soprattutto che la normalità sia tornata si vede grazie al grande flusso di commenti social da parte degli analfabeti funzionali italiani che insultano Greta Thunberg. Non sono soli, insieme a loro ci sono i peggiori quotidiani italiani; e in un paese dove i migliori quotidiani fanno schifo essere i peggiori ha sempre un suo fascino. Per le mosche.

Non c’è che dire quindi, come al solito “normalmente” c’è sempre la voglia di mollare di questo paesello arretrato e andarsene in paesi evoluti come, ad esempio, la Danimarca.
Ecco lì i suoi civilissimi abitanti
delle Far Oer hanno stabilito il record di mattanza dei delfini ben 1500 in un solo giorno durante la loro Grindagrap ovvero “caccia alle balene”. E che c’entrano i delfini con le balene? C’entrano, sono tutti cetacei, e comunque volete che i civilissimi faroeresi che ammazzano a picconate nell’acqua i mammiferi marini sospinti là dai pescherecci si mettano a fare distinzioni poetiche? Tutti scandalizzati, il primo ministro danese prenderà sul serio il problema perché una cosa del genere mai era successa. È vero gli altri anni ne ammazzavano solo 800Ah, la civiltà nordica.

Ad ogni modo, tornando ai ragazzi del friday’s for future Greta Thumberg da tempo non è più sola (nonostante questo un giornalista italiano spesso non può capirlo se vuole il suo stipendio), i compagni di strada sono sempre più numerosi ed è tostissima la Vanessa Nakate che ha sferzato con il suo “non possiamo adattarci all’estinzione” i sonnolenti politici europei a Milano.

Queste ragazze sono in davvero in gamba, purtroppo il pianeta non ha tempo di aspettare che prendano il potere perché non il famigerato “punto di non ritorno” (che è stato sorpassato da un pezzo) ma la deadline per cui se la CO2 atmosferica continua ad aumentare rischiamo un anomalia termica fuori controllo con scenari imprevedibili dista appena quattro anni.

Quindi gli stessi politici che hanno dimostrato durante l’emergenza pandemica di essere capaci di mettere agli arresti domiciliari (peraltro inutilmente, ormai è confermato da qualunque osservatore con un minimo di senso scientifico) milioni di persone dovrebbero essere in grado di prendere quelle misure che possano salvare il pianeta. Misure anche abbastanza semplici tutto sommato, come: impedire il trasporto di merce non deperibile su gomma, impedire i viaggi aerei dentro lo stesso stato, implementare le rinnovabili, mettere limiti categorici sui riscaldamenti e sull’aria condizionata. Semplici non certo politicamente parlando ma la domanda qua è solo una, parafrasando Carlo Verdone: “ Ma ‘sto pianeta Tera, ce serve o nun ce serve?

 

La situazione del resto è ben chiara a tutti i governanti, soprattutto a quelli italiani; ad esempio il nostro ministro alla transizione ecologica (mica pizza e fichi)  tal Robero Cingolani al meeting di Milano ha chiesto a Greta di non protestare e basta ma di suggerire anche delle soluzioni.
A Greta. Di suggerire delle soluzioni.

Bella questa.

Tutti ridono.

Sipario.