“Ho sempre giocato per me stesso. Per ambizione e per narcisismo. Andavo in campo e m’inebriava il gusto di sapermi lì, isolato in quella porta, da solo. Poi un giorno è finita. E quando è finita, mi sono accorto che c’era almeno un altro motivo per cui mi piaceva quello che facevo: il profumo dell’erba. Solo i portieri sanno che questa non è una frase retorica. Perché i portieri sanno cosa significa davvero il profumo dell’erba. Glia ltri calciatori […]